Le sigarette elettroniche sono dotate di batterie (batterie al litio) che contengono sia materiali riutilizzabili sia sostanze nocive. Per potere recuperare le materie prime ed evitare il rilascio di sostanze nocive nell’ambiente, le sigarette elettroniche vuote vanno riciclate. Gli importatori e i rivenditori in Svizzera hanno l’obbligo giuridico di ritirare tutti i tipi di sigarette elettroniche usate.
Una sigaretta elettronica è un piccolo apparecchio elettrico a batteria. A differenza della classica sigaretta, al suo interno non viene bruciato del tabacco, bensì un liquido (il cosiddetto «liquid») viene riscaldato elettricamente e vaporizzato. Per questo l’atto di fumare le sigarette elettroniche spesso viene detto «svapare» e la sigaretta elettronica viene chiamata «vape» (inglese per «vaporizzare»). Le sigarette elettroniche possono essere monouso o riutilizzabili.
Le sigarette elettroniche monouso hanno una durata di circa 600 tiri. Sono composte da un involucro circolare, un serbatoio con liquido e una batteria che non si può sostituire.
Le sigarette elettroniche riutilizzabili sono anche dotate di un porta accumulatore. La batteria si può sostituire e ricaricare. Anche il serbatoio del liquido può essere sostituito e riempito nuovamente. Per questo motivo, le sigarette elettroniche riutilizzabili durano molto di più delle sigarette elettroniche monouso. In media – e a seconda delle abitudini di consumo – da uno a due anni.
Le sigarette elettroniche sono composte da una custodia, un bocchino, una batteria agli ioni di litio, un vaporizzatore elettrico e un piccolo serbatoio dove si trova il liquido. Le sigarette elettroniche riutilizzabili sono anche dotate di un porta accumulatore (MOD).
Le sigarette elettroniche contengono delle batterie, le cosiddette batterie al litio. Il litio ha il vantaggio di essere molto leggero e di immagazzinare molta energia che può rilasciare velocemente. Per questo motivo viene utilizzato anche nelle batterie di smartphone, laptop o auto elettriche. Altre preziose materie prime sono il cobalto, il nichel, il rame e l’alluminio, tutti materiali che vanno reintrodotti nel ciclo del riciclaggio.
In Svizzera le sigarette elettroniche si possono restituire gratuitamente in ogni punto vendita che ha le sigarette elettroniche nel suo assortimento. In alternativa si possono anche portare al più vicino centro di raccolta SENS.
Le sigarette elettroniche danneggiate devono essere restituite a un centro di raccolta SENS.
SENS eRecycling finanzia i costi di raccolta, trasporto, sensibilizzazione dei consumatori e smaltimento delle sigarette elettroniche attraverso un contributo di riciclaggio anticipato (CRA). Tale importo ammonta attualmente a 10 centesimi per le sigarette elettroniche riutilizzabili e monouso nonché per i porta accumulatore con accumulatore, e a 5 centesimi per i porta accumulatore senza accumulatore (cfr. tabella).
Il CRA viene riscosso dal produttore o dall’importatore come importo fisso sul prezzo di vendita ed è soggetto a IVA. Non può essere utilizzato come strumento di marketing nella politica dei prezzi.
Il riciclo delle sigarette elettroniche avviene esclusivamente presso imprese di recupero dotate delle autorizzazioni necessarie e della licenza SENS per trattare la corrispondente categoria di apparecchi. SENS eRecycling sottopone periodicamente ad audit le aziende e l’infrastruttura delle imprese di recupero, mettendo in primo piano gli aspetti rilevanti in termini di ambiente e sicurezza sul lavoro.
SENS eRecycling informa annualmente i partner di cooperazione in merito alle quantità in chilogrammi di sigarette elettroniche raccolte e riciclate in Svizzera durante l’anno precedente. SENS eRecycling verifica l’ampliamento delle attività nell’ambito del movimento dell’economia circolare (reuse, refurbish, ecc.). Le relative misure, se opportune dal punto di vista ecologico ed economico, vengono attuate in accordo con il settore.